Redazione Gruppo Seguimi
È stato pubblicato il Rapporto: “Facciamo Scuola”: l’educazione in Italia ai tempi del Covid-19 da WeWorld Onlus, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 25 Paesi, compresa l’Italia. Il Rapporto analizza la situazione attuale del sistema educativo italiano e le sue ripercussioni sul benessere educativo, fisico e psicologico di ragazze e ragazzi, e alla fine suggerisce tre azioni concrete per modificare il sistema scolastico e renderlo più vicino alle esigenze educative e formative degli studenti.
Dal Rapporto si legge che in Italia attualmente 1.337.000 under 18 vivono in povertà assoluta (Fonte, Istat 2021) e nel 2020 i giovani tra i 15 e i 24 anni, che non lavorano né studiano, hanno raggiunto il 20,7%. Una situazione già presente da diversi anni, ma ancora di più aggravata dalla pandemia Covid-19: in assenza di interventi specifici, evidenzia il rapporto, si stima che i periodi di DaD causeranno una perdita di apprendimento equivalente a 0,6 anni di scuola e un aumento del 25% della quota di bambini e bambine della scuola secondaria inferiore al di sotto del livello minimo di competenze (dati Invalsi). Questo ha inciso soprattutto sulle fasce sociali più deboli, a causa del digital divide: i dati rilevati sul campo da WeWorld evidenziano grandi limiti in termini di differenze di accesso ai dispositivi digitali. All’inizio della pandemia circa il 70% degli under 18 con cui WeWorld lavora nelle periferie italiane non aveva né un pc/tablet né la connessione Internet a casa. Complessivamente, in Italia circa 600mila studenti sono rimasti del tutto esclusi da ogni forma di didattica a distanza. E a livello europeo, l’Italia si posiziona in cima alla classifica per periodi di DaD più prolungati.
La pandemia, perciò, ha accelerato le disuguaglianze già presenti e profonde da diversi anni nel sistema educativo italiano, ed risultata un’altra causa di povertà educativa, strettamente connessa a quella economica. Ciò tende inoltre a perpetuarsi per generazioni, bloccando la mobilità sociale e la possibilità di migliaia di bambini di affrancarsi da situazioni di marginalità educativa e sociale.
Tra le proposte suggerite da WeWorld per una nuova scuola che sia più vicina alle esigenze educative e formative degli studenti ci sono: estendere l’obbligo scolastico dalla fascia 6-16 anni a quella di 3-18 anni; rimodulare il calendario scolastico; aumentare le attività extrascolastiche come sostegno alle famiglie e all’emancipazione delle donne. Inoltre, il sistema scolastico italiano rappresenta uno dei più stressanti del mondo, più della metà degli studenti dichiarano di sentirsi nervosi mentre studiano, rispetto a una media OCSE del 37%.
In conclusione, nel Rapporto viene ribadito che è’ fondamentale garantire a tutte e a tutti un’educazione di qualità come diritto e strumento di emancipazione, precondizione per lo sviluppo umano ed è importante garantire un’educazione inclusiva al fine di dare benefici non soltanto ai singoli, ma anche a tutta la società nel suo insieme.
Scarica il Rapporto completo “Facciamo Scuola: l’educazione in Italia ai tempi del Covid-19“ (formato pdf)